I benefici della Meditazione Himalayana sulla mente ... e sul corpo.

Vital Force, Life energy, pranayama, ki....
Tutto attorno a noi è energia, vibrazione. Dobbiamo valutare bene di cosa vogliamo “nutrirci”. Cibo, emozioni, pensieri, immagini, musiche, tutto ciò con cui veniamo in contatto “nutre” il nostro essere.
"Possiamo decidere in totale autonomia il senso di questo viaggio sulla terra ma quando scopriamo la meditazione tutte le priorità della nostra vita iniziano ad essere osservate con una nuova luce."
Il tempo ciclico dello yoga ci aiuta ad essere meno vittime del nostro passato e ci dona il potere immenso di poter cambiare la nostra storia riscrivendola e guarendo le ferite nostre e dei nostri predecessori. Praticando yoga nei suoi molteplici aspetti, dunque non solo asana o solo meditazione o solo respirazione, ma nella sua totalità, lo yoga è una tecnologia che cambia tutti i nostri corpi. Fisico, mentale ed energetico. Qui risiede la vera salute. Quando i 3 corpi sono in armonia si può godere di una salute speciale.
Perché iniziare a meditare?
La meditazione aiuta ad avere più consapevolezza dei meccanismi della mente e di cosa siamo realmente. Meditare aiuta a capire cosa sta succedendo dentro e fuori di noi, sviluppa il nostro osservatore allontanando la natura della mente ad identificarsi con il pensiero. Meditare ci aiuta ad agire con consapevolezza senza rimanere in balia di emozioni inconsce. Siamo abituati a pensare sempre, a non staccare mai il controllo sulla mente e quando non la controlliamo lei prende il sopravvento e "diventa il corpo" agendo da sola usando schemi impostati, senza chiederci autorizzazione. Quando ad esempio non ricordiamo quale strada abbiamo fatto per andare al lavoro è perché la mente guidava istruendo il copro a scegliere la strada in maniera sub-consapevole. In questa modalità noi restiamo bloccate in meccanismi e schemi spesso non utili alla nostra evoluzione.
Meditare ci aiuta a fare spazio, a fare esperienza del silenzio cosmico, del senso di beatitudine che è dentro di noi, a vivere con consapevolezza l’istante presente.
La mente per sua natura cerca la calma e, se non la trova, si perde in qualche dipendenza che la dona la calma che sta cercando, anche se in maniera molto e spesso decisamente meno salutare. Ti è mai capitato dopo una giornata difficile di avventarti sul frigorifero e mangiare Junkfood ? Oppure trovarti davanti alla tv e finire il barattolo nuovo di gelato?
La pratica regolare stabilizza la mente e mette il praticante in contatto con stati superiori di coscienza, via via sempre più vicini all'esperienza integrale della conoscenza intuitiva diretta.
La meditazione allinea le emozioni allo scopo della vita e sviluppa la coscienza del testimone, dell’osservatore cosi da creare il giusto distacco da ciò che è reale da ciò che invece è interpretato dalla nostra mente spesso usando mappe mentali erronee, vritti come la sensazione di abbandono, la mancanza di autostima. Senza questa pratica l’individuo non sa controllare la sua attenzione. La capacita di essere osservatore richiede un cambiamento fisico del sistema nervoso. La meditazione ci permette di avere accesso a questa beatitudine senza essere sopraffatti dai nostri pensieri. Uno dei passi che ci aiutano a vedere oltre per trovare la strada verso l’evoluzione e la libertà.
La meditazione è esplorare. Non è una destinazione fissa. Con la meditazione si raggiunge un luogo speciale dentro di noi.
Praticare ci aiuta a vedere la vita diversamente, creando connessioni che ci aiutano a cambiare la struttura del cervello, in particolare dell’ippocampo riducendo l’amigdala che è la sede delle nostre paure. C’è tanta bio-memoria dentro di noi e con la pratica possiamo ri-orientare il pensiero.
Perché meditare fa allevia ansia e stress?
La meditazione migliora la memoria di lavoro, dissolve il pensiero sabotante. E’ stato dimostrato che la meditazione aumenta la consapevolezza metacognitiva, ovvero la capacità di fare un passo indietro e osservare i propri sentimenti e schemi di pensiero. Cosi facendo abbassa i nostri livelli di ansia che si instaurano quando la mente cerca di prevedere il futuro ed il nostro ego ci mette in guardia su possibili problemi futuri che raramente si concretizzano. Consapevolezza. È una parola piuttosto semplice. Suggerisce che la mente si sta occupando completamente di ciò che sta accadendo, di ciò che stai facendo, dello spazio in cui ti stai muovendo. Potrebbe sembrare banale, tranne per il fatto fastidioso che spesso la nostra mente prende il volo, perdiamo il contatto con il nostro corpo e ben presto siamo assorbiti da pensieri ossessivi su qualcosa che è appena accaduto o preoccupati per il futuro. E questo ci rende ansiosi. La consapevolezza è una qualità che ogni essere umano possiede già, non è qualcosa che bisogna evocare, dobbiamo però imparare ad accedervi.
Esistono 4 stadi che, una volta integrati e resi costanti, ci portano a vivere Samyama:
PRATYAHARA: muovere il flusso di attenzione verso l’interno
DHARANA: creare un flusso di attenzione costante verso una specifica pulsazione/struttura nel campo della nostra coscienza
DHYANA: l’unione iniziale, sperimentata dall’individuo, ma non sempre costante